Siamo a luglio, sole, mare vacanze, molti vanno in ferie, ma è anche periodo di saldi, dove si potrebbero fare grandi affari e trovare abiti a prezzi scontati, ma non è poi tutto oro quello che luce.
Stesso costo iniziale, stesso percentuale di sconto ma i prezzi finali sono diversi: i conti sui saldi non tornano. E’ accaduto in un negozio d’abbigliamento di Torre del Greco, cittadina sul golfo di Napoli, tra le tante boutique del centro.
in vetrina c’erano due abiti, un long dress color corallo e un secondo vestito plissettato a fantasia. Entrambi gli abiti costavano 139 euro a prezzo pieno, come indicato sulla targhetta dei prezzi. In ossequio alla stagione dei saldi, il commerciante ha applicato uno sconto del 30%: calcolatrice alla mano, i due vestiti sono stati scontati del 30%, cioè di una cifra dispari intorno ai 41 euro. Ed è a questo punto che la matematica è diventata un’opinione.
Clamorosamente il risultato finale dell’operazione matematica ha fornito due soluzioni diverse: pur applicando a entrambi i vestiti il 30% di sconto e partendo dai 100 euro iniziali, i prezzi finali non sono uguali. L’abito corallo è stato messo in vendita a 100 euro, con un risparmio di 39 euro mentre il vestito multicolor a 97 euro, 3 euro in meno.
L’errore di calcolo è stato di 3 euro, poca cosa, ma non è stato digerito da una cliente di Torre del Greco che ha fotografato gli abiti e i cartellini e ha postato tutto su facebook.
«Ma se il prezzo iniziale e il tasso di sconto sono identici, com’è possibile che i due abiti hanno prezzi diversi? Usate le calcolatrici!», ha suggerito ironicamente la cliente.
Questi commercianti furbetti approfittano di chi non conosceva il prezzo di prima, occhio a non avere fregature di comprare un prodotto che non aveva avuto nessuno sconto.