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Battaglia anti-Halloween di un parroco nel napoletano, lettera ai fedeli

Quella di don Vincenzo Ragone, parroco della chiesa di San Giovanni Battista a Roccarainola,  è una vera e propria battaglia anti-Halloween, la festa che riccorre nella notte del 31 ottobre e del primo novembre, di origini celtiche, importata dagli anglosassoni.

Halloween festa pagana e globalizzata condannata da sempre dai cattolici per la sua evocazioni degli spiriti dei defunti.

Don Vincenzo ha deciso di fare una vera e propria crociata, ha deciso di scrivere una lettera ai fedeli, in particolare ai genitori, agli educatori nel tentativo di ripudiare questa festa che non ha nulla della cristianità.

«Non si scherza né con i morti né con i santi, non bisogna festeggiare Halloween».

«Questa ricorrenza- spiega il sacerdote- non ha nulla di cristiano ma forti accenti pagani e magici. È tutto molto innocente. Almeno così sembra. Un gioco da bambini. Sono loro, infatti, ad interpretare gli “spiriti inquieti” che non trovano pace né all’inferno né in paradiso, e fanno visita alle famiglie, impugnando zucche trasformate in lanterne, per fare incetta di leccornìe: trick or treat è la parola d’ordine, ovvero dolcetto o scherzetto». Ma di innocente, sostiene il parroco, non c’è proprio nulla: «All’eventuale e improbabile rifiuto corrisponderebbe una sorta di vendetta. O maledizione. Puerile fin che si vuole: ma certamente di cattivo gusto, in questo macabro “festival della morte”, di cui si è impadronito il mercato globale. In realtà, la notte di Halloween non è solo un fenomeno culturale, una colonizzazione economica, una forma originale di divertimento ma una versione edulcorata, quantunque non inoffensiva, di essoterismo».

Di Halloween a don Vincenzo non piace nulla:

«Noi cristiani crediamo nell’effettiva possibilità di comunicare con i trapassati: ma non li evochiamo dall’oltretomba, come fossero fantasmi. Li amiamo, piuttosto, come viventi nel Dio Vivente: li aiutiamo con la preghiera ed invochiamo il loro aiuto nella nostra quotidiana fatica di vivere. Provo pena per i genitori che non fanno partecipare i bambini alle esequie del nonno o della nonna per poi, con superficialità, lo espongono alla banalizzazione della morte prodotta dai rituali di Halloween”. Per questo, conclude rivolgendosi ad insegnanti e genitori: “Non festeggiate e non fate festeggiare Halloween perché è un osanna al diavolo».  

 

 

Battaglia anti-Halloween di un parroco nel napoletano, lettera ai fedeliultima modifica: 2018-10-25T21:37:21+02:00da
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