Arpino è la frazione di Casoria, situata alle porte di Napoli, dista da Casoria 7 km e ha circa 30mila abitanti. Una frazione nascosta nelle carte stradali, perchè vengono segnalate le strade, i nomi delle strade, ma non si fa riferimento alla frazione.
Arpino è il punto di arrivo di tutte le autostrade d’Italia, gli svincoli autostradali che segnalano l’entrata della città di Napoli giungono ad Arpino, ma molti non lo sanno perchè non c’è nessun cartello che sulle autostrade lo indica.
Ma noi esistiamo, siamo una frazione che non ha più voce per gridare perchè le varie giunte comunali di Casoria non sanno nemmeno dove ci troviamo, ci conoscono solo per i loro comizi elettorali e poi scompaiono.
Non c’è nessuna politica per Arpino, abbiamo le strade rotte, degrado, roghi di spazzature. La frazione è un eterno traffico d’auto in via Nazionale delle Puglie, il cui nome perchè si tratta di una strada provinciale secondaria che collegava la città di Napoli con la Puglia, ma pochi lo sanno oggi. Un traffico per certi versi obbligato perchè la zona è tagliata da tutto il trasporto pubblico, quindi molti sono obbligati a spostarsi con le macchine personali, ad Arpino passano 3 linee ferroviarie, ma nessuna fermata per Arpino, progetti di fermate rimasti in un cassetto e mai realizzati e fondi europei erogati che non si sa dove sono andati a finire per tali progetti.
Arpino è una frazione dove non c’è un comando di Polizia, solo quello dei carabinieri che ha inglobato anche un altro comando dei carabinieri della periferia di Napoli a causa dei tagli, Non c’è un pronto soccorso, non c’è un ambulatorio medico e non c’è la guardia medica.
Il governo Prodi nella politica dei tagli eliminò le municipalità per le frazioni di 30mila abitanti e luoghi come Arpino sono rimasti terra di nessuno e di degrado.
La frazione di Casoria è formata da un’altra piccola frazione, “la Cittadella” che dista dalla parte storica di Arpino 4 km. il quartiere è situato ai piedi del Vesuvio, è il punto di partenza per andare nei comuni della zona rossa, confina con Pomigliano d’Arco, Casalnuovo e Volla. Ma alle varie giunte di Casoria non interessava per niente, non sono mai esistite persone esperte per la problematica e per il rischio Vesuvio, per giunta la speculazione edilizia degli anni 60 e 70 ha regnato anche ad Arpino e si è costruito in maniera indiscriminata anche su parte del letto del fiume Sebeto.
Abitare ad Arpino significa vivere nella morsa del traffico e subire l’inquinamento degli scarichi delle auto, abitare ad Arpino significa respirare la puzza di bruciato dei roghi di spazzatura provenienti anche dai comuni limitrofi. Ma a chi se ne frega? Siamo invisibili e non abbiamo più voce per gridare.
Abitare ad Arpino significa vivere in un perenne parcheggio auto, dove non si può camminare perchè ognuno fa come gli pare, i vigili si fanno vedere solo al mattino a via Arpino, il resto della frazione sono inesistenti.