Il falso Xanax che uccide, un morto a settimana per il falso ansiolitico. Nel Regno Unito è scattato l’allarme.
Il coroner dell’Irlanda del Nord Joe McCriscken ha spiegato che le versioni taroccate dell’ansiolitico sono in aumento è c’è un morto alla settimana.
Ha parlato di crisi crescente numeri choc, morti che «sono una punta minuscola di quello che è un enorme iceberg», ha detto il coroner alla BBC. Il caso dell’anno scorso di bambini di 11 anni curati al pronto soccorso dopo aver assuto pastiglie fasulle dell’ alprazolam.
L’ansia può salvarti: un libro sull’ansia può cambiare la tua vita, 9,97€
Lo Xanam è il nome del farmaco, il principio attivo è l’alprazalam, un potente farmaco tranquillante per l’ansia e le crisi di panico, in Gran Bretagna si può ottenere con prescrizione privata, ma il mercato nero è di largo uso, con versioni contraffatte dei farmaci.
McCrisken ha affermato che nell’Irlanda del nord a causa del farmaco contraffatto i morti son aumentati dal 2015 al 2017 da uno a 26: «Nel 2018 sembra si potrebbe arrivare intorno a 50 morti in via provvisoria. Questa è un’indicazione non di una crisi emergente, ma di una crisi crescente: è una vera preoccupazione per la salute pubblica», ha detto.
La BBC racconta il caso di un ventenne dal nome Paul che prende lo Xanam contraffatto da quando aveva 17 anni:
«Mi faceva sentire felice, una persona diversa – racconta – come se i problemi fossero scomparsi. Ti faceva sentire come se non avessi bisogno, ma in realtà ne avevi bisogno eccome: ma all’improvviso tutto è iniziato ad andare storto. La mia testa era lontana, ho iniziato a litigare con la mia famiglia: ho provato ad accoltellare mia madre e stavo per farlo anche con mio padre».
«Una sera – continua il suo racconto – ne ho presi 56. Ho dormito dal venerdì alla domenica, poi sono andato da mia madre, ho distrutto la sua TV e l’ho spinta contro la sua macchina: non sapevo cosa stavo facendo». Ora Paul dopo la riabilitazione sta meglio da circa un anno: «Non pensavo che sarei arrivato a compiere vent’anni: anche ora che ne sono uscito, sento ancora delle voci nella mia testa».