Reddito di cittadinanza, ulteriore paletto per non averne diritto e per perderne il diritto, approvato dopo il riesame alla Camera, vale anche per la pensione di cittadinanza.
Vincita al gioco
Chi vince al gioco più di 6 mila euro non solo non ha diritto al reddito di cittadinanza, ma se lo percepisce ne perde il diritto.
Donazioni ed eredità
Vale anche per chi ha ricevuto in donazione somme di denaro ed eredità al di sopra dei 6 mila euro, che si aumenta di 2mila euro per ogni componente della famiglia, fino ad un massimo di 10mila euro, la variazione deve essere comunicata entro 15 giorni.
Il provvedimento è stato modificato dalle commissioni Lavoro e Affari sociali di Montecitorio e torna quindi in Senato in terza lettura prima del via libera definitivo. Le novità introdotte in seconda lettura riguardano soprattutto reddito e pensioni di cittadinanza (tra sostegno a famiglie con disabili e rafforzamento dei controlli). Non sono peraltro mancati interventi sulla governance di Inps e Inail (i relativi cda disporranno, come preannunciato, di un vice presidente), per le assunzioni nella Pa, prioritariamente per sanità e beni culturali alle prese con le uscite innescate da ‘quota 100’, e per agevolare il riscatto della laurea anche ha chi più di 45 anni (ma solo se con contributi versati a partire dal 1996). Le modifiche al testo votate da Senato e Camera non faranno comunque decadere le domande presentate prima della conversione in legge del decreto. In caso di accettazione sarà possibile integrare entro sei mesi la documentazione in base agli eventuali nuovi requisiti richiesti.