No grazie! Loro voglio far credere agli italiani che l’app immuni sia un sistema di tracciamento sicuro, non è affatto vero, il pericolo che i nostri dati possono andare nelle mani di terzi è un problema reale, l’app avrà un funzionamento anche via Bluetooth che non è un sistema affidabile per la nostra privacy. Non la scaricate, ditelo anche ai vostri amici e parenti. Non possono obbligarci a scaricarla perchè la cosa è illegale e viola fortemente la nostra libertà e privacy, articolo 3 della costistuzione, viola anche i diritti dell’uomo.
La geolocalizzazione è esclusa. Parte da questa premesse la regolamentazione dell’app Immuni. Quindi niente gps e nessun tracciamento dall’alto. I dati verranno cancellati da tutti i server a fine epidemia o non più tardi del 31 dicembre, così come la piattaforma istituita presso il ministero della Salute in coordinamento con la Protezione civile, l’Iss e le strutture sanitarie pubbliche e private «per gli ulteriori adempimenti necessari al tracciamento dei contatti e per l’adozione di correlate misure di sanità pubblica e di cura».
l mancato utilizzo dell’app «non comporta alcuna limitazione o conseguenza in ordine all’esercizio dei diritti fondamentali dei soggetti interessati ed è assicurato il rispetto del principio di parità di trattamento». In sostanza, il decreto legge approvato dal consiglio ieri notte garantisce privacy ed esclude qualsiasi imposizione a chi volesse ribellarsi all’utilizzo. «Servirà? Non servirà? Non è mio compito dirlo – sostiene il commissario Domenico Arcuri -, io ho il compito di implementarla e di renderla compatibile con le norme su sicurezza e privacy».
Verrà utilizzato «un server pubblico e italiano – precisa il commissario – e questo è garantito, che rispetti la privacy secondo le leggi italiane ed europee, poi che serva ad accorciare se non ad azzerare il tempo tra il contagio e il tracciamento del caso, che ora ci mette un certo tempo». Il sistema sarà finalizzato a rilevare i contatti «stretti» tra coloro che hanno installato la app «su base volontaria» posto che i dati dovranno essere resi «anonimi» o se non è possibile «pseudonomizzati».
Dove saranno custoditi? Saranno conservati «anche nei dispositivi mobili degli utenti, per il periodo strettamente necessario al trattamento». Il sistema di tracciamento – ha precisato la ministra dell’Innovazione Paola Pisano – dovrà tenere in considerazione «l’evoluzione di sistemi internazionali oggi ancora non completamente definiti, in particolare i modelli annunciati da Apple e Google, su cui la soluzione italiana si baserà». Gli stessi scelti dalla Germania preferendo quindi un approccio decentralizzato che sembra offrire più garanzie dal punto di vista della privacy e anche della semplificazione del lavoro degli sviluppatori. Le applicazioni di tracciamento dei contatti – ha aggiunto la ministra – possono funzionare anche con un’adesione sotto il 60%, «già al 25-30% hanno giù una buona resa».
Via libera del governo per l’App Immuni: “Non istallate questa app, non possono obbligarla, è illegale!”-LEGGO➟ultima modifica: 2020-04-30T15:03:50+02:00da
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