Siete cresciuti con la cassetta audio e adesso utilizzate l’app? Avete telefonato con il vecchio telefono analogico a disco e adesso non potete fare a meno dell’ultimo modello di smartphone? Siete passati di colpo dal game boy alla play station, dalla chat msn ai social, dai primi modelli di pc ai tablet?
Se la risposta è si, siete nati tra il 1977 e il 1983, a cavallo tra la generazione X, l’ultima prima dell’evento digitale e dell’anno duemila, che non ricordano com’era prima di internet.
In pratica siete degli “Xennial”, come ha detto Dan Woodman, professore associato all’Università di Melbourne, che ha indivuato una “generazione di mezzo”, quella che conosce il prima e il dopo del digitale e si è adattata all’uno e all’altro.
Gli “Xenial”, hanno visto la fine di un’era e l’inizio di un’altra e l’hanno attraversata con successo, hanno avuto un’infanzia serena senza abusi e insulti sui social network: “Hanno organizzato incontri con gli amici solo con telefonate da telefoni fissi: si decideva un appuntamento e ci si presentava a quell’ora, ma hanno saputo adattarsi al web e ora fanno tutto attraverso le app».
Gli Xenial sono il simbolo dell’adattamento e si ricordano quando la cassetta audio si inceppava, bastava una matita per risolvere il problema, la generazione che quando ha visto nascere l’adsl e lo smartphone erano entusiasti che per collegarsi ad internet, non dovevano tenere libera la linea telefonica.
Gli Xenial non hanno il pessimismo della generazione x e nemmeno l’ottimismo dei milleniam, hanno saputo mettere a frutto le loro esperienze passate.
Ma non è che il professore Dan Woodman si sbaglia? Che c’è una più ampia fascia degli Xenial? Ad esempio esteso anche per i nati dal 1966 al 1983, io sono nata nel 1969 e anche io mi definisco una Xenial, ho visto il passaggio dell’uno e dell’altro e mi sono adattata con le nuove tecnologie con successo.