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Il Consorzio di bonifica di Napoli e Volla, è il consorzio di Napoli e molti comuni della provincia come Casoria, Cercola, San. Giorgio, San. Sebastiano al Vesuvio, Somma Vesuviana. Facciamo un pò di chiarezza, ma cosa sono i consorzi di bonifica? In Italia c’è ne sono tanti, la maggior parte sono commissariati e pieni di debbiti, non fanno interventi di bonifica dagli anni ’50-’60. I consorzi di bonifica sono dei veri e propri consorzi, i proprietari terrieri e di immobili sono i consorziati che hanno diritto a partecipare all’assemblea annua per fare valere i propri diritti, per nominare gli amministratori con il proprio voto, la data dell’assemblea deve essere comunicata tramite affissione pubblica nei comuni. In Italia, la maggior parte delle assemble non esistono più, pubblicano date di assemblee che puntualmente non si fanno e vengono sembre rinviate a nuova data, la maggior parte delle persone non ne sa nemmeno l’esistenza per cui la cosa non interessa a nessuno. Ma quella lettera che molti proprietari di immobili, di esercizi commerciali che molti ricevono con la richiesta di pagamento annuo, pochi sono informati di cosa sia, nemmeno i commercialisti e gli avvocati, hanno paura di sequestri, pagano e basta senza chiedersi se è illecito o meno. I consorzi di bonifica sono nati per scopi agricoli con il reggio decreto del 1933, stabiliva delle aeree consortili dove operare e comandare, a quei tempi gli era concesso, la normativa non è mai modificata fino ad oggi; i terreni agricoli non avevano i servizi dei comuni, pagavano i consorzi di bonifica per avere servizi di natura ambientale, scolo delle acque piovane, pulizia degli alvei, a partire dagli anni ’60, la maggior parte dei proprietari di terreni agricoli hanno venduto le terre ai costruttori delle case, autostrade e quant’altro, queste zone sono diventate urbane, il decreto reggio del 1933 non è mai stato modificato ed ecco la pretesa dei consorzi di bonifica di un pagamento annuo ai proprietari di immobili, autostrade, proprietà commerciali, lo pretendono persino dalle proprietà dei comuni pagati con soldi pubblici. Qui c’è l’illecito, chiedono un pagamento per un servizio che non esiste sugli immobili, un servizio che oggi viene gestito dai comuni, quindi pagare significa pagare un servizio 2 volte. Le irregolarità che commettono i consorzi di bonifica ne sono molte, è necessario inoltre verificare Regione per Regione le norme locali, nella Regione Campania ad esempio contributi consortili dal 2002 in poi, non hanno alcun fondamento legale in quanto in base al disposto dell’art. 14, 3° comma, della legge regionale n. 36 del 05/01/1994 confermato dall’art. 31, 3° comma, della legge regionale n. 15 del 26/07/2002, così come abrogato e riformato dall’art. 13, 3° comma, della legge regionale n. 4 del 24/02/2003, In Campania a partire dal 1 gennaio 2002 non è dovuto alcun contributo consortile per gli utenti che pagano il tributo al servizio pubblico di fognatura; (Commissione Tributaria Regionale di Napoli Sezione XVIII Sent. n. 35/18/12 del 18/01/2012); la Legge Regionale n. 4 del 25/02/2003 (“Nuove norme in materia di bonifica integrale”) stabilisce all’art. 13 comma 3: “Gli utenti tenuti all’obbligo di pagamento della tariffa dovuta per il servizio di pubblica fognatura, ai sensi della legge n. 36/94, articolo 14, sono esentati dal pagamento del contributo di bonifica connesso ai servizi di raccolta, collettamento, scolo ed allontanamento delle acque piovane, di conseguenza non è chiaro in base a quale norma il Consorzio si ritenga autorizzato a chiedere il contributo.
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Questi signori si rifiutano di rispettare tali leggi, sono stati fatti migliaia di ricorsi vinti, dove dichiaravano che tale pretesa di pagamento è illegittima perchè non esiste nessun benefico, perchè da una legge regionale della Campania si stabilisce che il pagamento è lecito solo se loro dimostrano che c’è il beneficio, ma sugli immobili non possono dimostrarlo, quindi si tratta di illecito, in quanto gli intereventi di bonifica nel tale luogo non esistono più, ma loro sembrano sordi, continuano a mandare puntualmente la lettera di pagamento ogni anno con minaccie ridicole di pignoramento citando una legge del 1910. Loro giustificano le sentenze che valeva solo per quell’anno e non per l’anno dopo, è un giochino sporco per costringere a pagare, perchè tra spese di tribunale e quan’altro costa di più del pagamento stesso, poi ci sono avvocati che ci vogliono guadagnare sui ricorsi e non fanno più di tanto, non state a sentire a commercialisti e avvocati che vi invitano a pagare, qui non vogliamo fare i furbetti, le tasse vanno pagate, è un dovere di tutti i cittadini e le paghiamo, paghiamo anche le tasse del comune, ma qua si tratta di qualcosa illecito. I consorzi di bonifica fanno riferimenti a proprio piacimento sempre al decreto reggio del 1933, che il governo italiano non vuole eliminare e modificare, comandano sulle aree consortili, e giustificano il pagamento sol perchè appartiene solo alla loro area consortile, indipendentemente se i loro interventi ci sono o meno, indipendentemente se ci cose illecite.
Veniamo al consorzio di bonifica di Napoli e Volla, è commissariato da anni con lo stesso amministratore Sergio Mensitieri che non è solo commissario del consorzio di Napoli e Volla, ma anche di 2 altri consorzi in Campania: Agro nocerino e il consorzio di bonifica del Sarno, anch’essi commissariati, noi ci chiediamo come mai è sempre lo stesso amministratore da anni? Non esiste nessun piano di classifica e nel loro statuto se non c’è il piano di classifica non posso pretendere tale pagamento, pretendono tale pagamento anche dalle autostrade, enti pubblici e proprietà dei comuni tutto documentato dai loro elenchi. non mi venissero a dire che non è vero perchè ne ho le prove e sono felice di mostrarglielo, solo dal comune di Casoria chiedono pagamenti annui di 4mila €, spese che gravano sui comuni, prese da soldi pubblici, ma ve lo chiedete, se tali interventi non esistono più dagli anni 60, questi soldi dove vanno a finire? Per finanziare i loro uffici inutili e i loro impiegati che non fanno niente? In Campania se ne dovrebbe occupare l’assessore regionale delle produzioni agricole, invece ci sono dei giochini politici che favoriscono tale contributo, si vocifera in cambio di voti e assunzioni clientelari, in un consorzio dove ci sono dirigenti senza laurea assunti sappiamo già in quale modo.
Il consorzio di Napoli e Volla per paura che cambiava la normativa in materia di consorzi di bonifica, perchè la legge non è chiara e più volte si è parlato che le regioni e lo stato italiano volevano fare un normativa di riordino, cosa fa? Forma la Campania bonifiche, in collaborazione con la ge.fi.l S.p.A., una società di recupero crediti di La spezia, illecito anche questo. La campania bonifiche è una società SRL che raggruppa 3 consorzi, non solo Napoli e Volla, ma anche Sarno e Agro Nocerino con lo stesso commissario Sergio Mensitieri con sede a Napoli via Poggioreale, centro inail, torre 7, una srl non può imporre legalmente un tributo obbligatorio.
I ricorsi non servono a niente, non servono a togliere definitivamente il contributo richiesto, prima di tutto dovete spendere 50€ per fare il ricorso, tra spese di tribunale e compagnia quando la tassa per le proprietà di case private non supera i 35€, i consorzi ve la fanno valere solo per un anno, in pratica dovete fare ricorso ogni anno, è un giochino sporco per costringere a pagarla, se la ricevete, non dovete pagare, non perchè vogliamo essere evasori fiscali, le tasse deveno essere pagate per dovere di ogni cittadino, ma pagarla significa fare il gioco loro che hanno interesse a recuperare questi soldi, pagarla, significa pagare 2 volte un servizio che paghiamo già, se la ricevete denunciateli alla procura della repubblica, se vi riunite più persone meglio, se ricevete la cartella esattoriale della Gefil, denunciateli alla procura della repubblica. Questi signori intascano grosse cifre da proprietà di enti pubblici, proprietà dei comuni e autostrade, anche per 10mila €, è tutto documentato. L’unica strada da percorrere è la denuncia alla corte dei conti, ma ci sono dei grossi tempi burocratici, pensate che in Italia la corte dei conti fa una sola causa ogni settimana.
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Non state a sentire avvocati che vi vogliono fare il solito ricorso, vogliono guadagnare sui ricorsi, non state a sentire commercialisti che vi dicono che la dovete pagare per forsa, non sono informati.
Consorzio di bonifica di Napoli e Volla: le richieste di pagamento illeciteultima modifica: 2016-01-30T21:28:46+01:00da
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Voglio partecipare alla denuncia collettiva, in quanto mi sono arrivati avvisi di pagamento pure esosi, per fabbricati in zona urbana, per cui già paghiamo TASI e quindi i servizi fognature inclusi.
Ciao,
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