Ivan Lobello, vicepresidente di confindustria indagato dalla procura di Potenza, per associazione a delinquere. Per controllare il pontile nel porto di Augusta (Siracura), fu fondata un associazione a delinquere secondo i pm, formata da lo stesso Ivan Lobello, Gianluca Gemelli, Nicola Colicchi e Paolo Quinto. Colicchi e Gemelli avevano il ruolo di “fondatori” e Lobello di “Partecipante”.
L’associazione a delinquere non controllava solo il porto di Augusta, ma anche altre attività, progetti di impianti energetici e permessi di ricerca e i «Sistemi di difesa e sicurezza del territorio» per la Campania. Le attività potevano sembrare lecite, ma collegate al controllo di traffici illeciti e abusi di ufficio.
Per quando riguarda il controllo del porto di Augusta, in un intercettazione di gennaio 2015, Quindo dice a Gemeli: «Se noi vogliamo fare una cosa intelligente, ti conviene prendere il pontile così condizioni l’uso di esso». Il vicepresidente di confindustria ha così commentato: «Ho appreso dalle agenzie di stampa di essere indagato dalla magistratura di Potenza. Ho sempre avuto piena fiducia nell’operato dei magistrati. Chiederò alla procura di Potenza di poter essere sentito quanto prima per chiarire ogni cosa».
Lobello è anche presidente di Unioncamere.