Lo sciame sismico di questi giorni all’isola d’Ischia (Napoli), sta mettendo in allarme i cittadini e turisti che ad ogni scossa si riversano per le strade, ma in realtà noi conosciamo la pericolosità sismica dell’isola d’Ischia? Noooo, Zero. Gli esperti dicono che è una zona sismica legata all’attività dei campi flegrei e il monte Epomeo in realtà è un vulcano che in maniera ipotetica potrebbe dare delle eruzioni perchè non è affatto spento come molti testi di libro fanno credere, ma attivissimo al suo interno, ma non da segni di vita dal 1500.
L’ipotesi di un violento terremoto all’isola d’Ischia esiste perchè nella storia ci fu un violentissimo terremoto, nel 1883 che rase al suolo Casamicciola e gran parte di Forio e Laccoameno con 2313 morti. L’abusivismo edilizio a Ischia da sempre fanno da padrona, è l’isola dove ci sono più case abusive d’italia, si costruiscono in una nottata e vengono costruite anche in zone franose e dove il terreno si sbricciola, vi immaginate un forte terremoto cosa dovrebbe fare succedere? Una strage. la stessa di Amatrice, stesse case rurali costruite con sassi non legati tra loro.
Manca una mappa delle zone al altro rischio sismico di Ischia, l’abusivismo la fa da padrone, per speculazione, menefregismo e ignoranza, scambio di voti, da sempre giunte comunali dell’isola fanno finta di controllare gli abusivismi edilizi, ma poi non controllano in cambio di voti, perchè in campagna elettorale promettono di non fare abbattere le case, sono personaggi senza scrupoli, a discapito di un ipotetica strage come quella di Amatrice.
Il sindaco di Casamicciola di professione ingegnere Giovanbattista Castagna, dopo la prima scossa ha istituito presso la sede comunale un’unità di crisi per monitorare la situazione minuto per minuto, ma si tratta di un fenomeno locale e non assolutamente collegao al terremoto del centro Italia, «La risposta non può non essere preoccupante, perché troppe persone hanno costruito in fretta senza rispettare le regole, e in molti non hanno affatto pensato ai criteri migliori per garantire la sicurezza degli edifici. I rischi ci sono, inutile negarlo, non solo a Casamicciola», ammette Castagna, facendosi portavoce di un pensiero da condividere con Francesco Del Deo e Giacomo Pascale, primi cittadini rispettivamente dei Comuni di Forio e Lacco Ameno.
Ma cosa dicono gli esperti dell’osservatorio vesuviano? Come Giuseppe Mastrolorenzo: «Il terremoto dell’altra sera spiega Mastrolorenzo è localizzato nell’area tipica degli eventi sismici storici ricostruiti dal Cinquecento in poi: è prevalentemente la parte a nord e nordovest dell’isola, nei Comuni di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio. Una zona che comprende le faglie attive dell’horst vulcanico-tettonico del Monte Epomeo, che sono pure sismogenetiche, ovvero si muovono e generano terremoti. Accumulano energia e la scaricano all’improvviso in un’area molto ristretta, fatto che può essere disastroso. La magnitudo modesta e la profondità sono anch’esse tipiche: la camera magmatica si trova del resto intorno ai due chilometri.