«Per decenni si è fantasticato su un futuro fatto di device medici commestibili, da utilizzare per la diagnosi o la cura di malattie». Ma perché il sogno diventi realtà di tutti i giorni «si dovranno affrontare i problemi di tossicità dei componenti di questi dispositivi». Per esempio le batterie.
in prossimo futuro esami tortura come la colonscopia, l’endoscopia digestiva saranno solo un lontano ricordo, i ricercatori della Carnegie Mellon University (Cmu) negli Usa, stanno studiando delle telecamere che si ingeriscono sotto forma di pillole, con delle batterie commestibili che non danno nessun problema per la salute, fatte di pigmenti pigmenti di melanina che si trovano naturalmente nella pelle, nei capelli e negli occhi. Il loro lavoro è stato presentato al 252esimo meeting dell’American Chemical Society.
Questo nuovo strumento diagnostico fu ideato 20 anni fa, ma da sempre il problema era la tossicità delle batterie, la fotocamera una volta entrata nel nostro corpo deve essere escreta, resta nel corpo per più di 20 ore. Il rischio che potesse rimanere bloccata nel nostro tratto digerente è minimo, ma potrebbe andare qualcosa storto.
I dispositivi ingeribili non sono utilizzati solo per la diagnostica, masono utilizzati anche per rilasciare farmaci nel nostro corpo.
I ricercatori hanno dunque lavorato per creare una batteria che utilizzasse melanina sia ai terminali positivi che negativi, e altri materiali compatibili con l’organismo. «E abbiamo visto che funziona», afferma uno dei ricercatori del team, Hang-Ah Park. «I numeri esatti dipendono dalla configurazione, ma per esempio si può alimentare un dispositivo da 5 milliwatt per circa 18 ore, utilizzando 600 mg di materiale di melanina attivo come catodo». Il team lavora in parallelo anche alla produzione di batterie commestibili con altri biomateriali, come la pectina, un composto naturale ricavato dalle piante e utilizzato come agente gelificante nelle marmellate e gelatine. E infine hanno in programma lo sviluppo di un packaging per inviare in modo sicuro le batterie nello stomaco.