Copiare all’esame non comporterà nessuna bocciatura per gli studenti del prof. Lucio Picci, ordinario di Economia Politica all’Università di Bologna. Questo è solo un messaggio provocatorio del professore contro i “copioni”.
Si tratterebbe, infatti, di una protesta bella e buona, secondo quanto riportato da IlCorriere.it. Per questo il prof si è autodenunciato e avrebbe chiesto di essere sottoposto a procedimento disciplinare. Queste le sue parole, come si legge sul quotidiano: “Se siamo impuniti noi professori, ai quali un sistema garantisce l’impunità dal plagio, allora che lo stesso valga per voi studenti: perciò, a inizio dei corsi 2016-2017, vi annuncio che non vigilerò per evitare che voi copiate agli esami, perché in coscienza non posso chiedere a voi il rispetto di regole che l’Università di Bologna permette a noi professori di violare”.
Il professore denuncia una disparità di trattamento tra studenti e professori “copioni”. La prostesta si riferisce ad un caso di una studendessa sospesa per 3 mesi, perchè beccata a copiare con le auricolari e il caso di 3 professori sospettati di plagio dove non è stata fatta nessuna chiarezza: “
“Il problema – spiega il prof – è che a tutti noi interessa far carriera, molti di noi desiderano ottenere incarichi retribuiti come consulenze o partecipazioni a cda, e alcuni hanno ambizione politiche: per fare carriera sono necessarie pubblicazioni scientifiche e buoni rapporti coi superiori (i professori ordinari), mentre per altre mire si richiede vicinanza col mondo della politica che distribuisce gran parte degli incarichi retribuiti. Così la segretezza e una fitta rete di connivenze assicurano il mancato accertamento dei casi di plagio”.