La città di Napoli non ha un piano concreto di evacuazione in caso di eruzione del Vesuvio, il rischio c’è, si sono risvegliati vulcani anche in caso di secoli di inattività. Se si presentasse all’improvviso Napoli ne sarebbe travolta e non saprebbe cosa fare.
Ma secondo il vicesindaco di Napoli Raffaele Del Giudice quel piano è pronto, bisogna solo modificarlo: «Dalla scorsa estate ho aperto un tavolo permanente sul tema presso il mio ufficio, abbiamo incontri frequenti e siamo vicini alla quadratura. Entro i quindici giorni imposti dalla Regione il piano di Napoli sarà pronto».
E’ un piano complesso ci sono 2 vulcani che minacciano la città di Napoli, tra cui uno è considerato “supervulcano”, “La solfatara” di Pozzuoli nell’area dei campi flegrei che minaccia di quartieri Soccavo, Pianura, Bagnoli, Fuorigrotta, Posillipo, Chiaia, San Ferdinando, e anche ampie porzioni di Arenella, Vomero, Chiaiano. e anche l’Europa intera; poi c’è il Vesuvio che minaccia i quartieri di Napoli San.Giovanni, Barra, Ponticelli e 30mila abitanti di Casoria, in caso di emergenza le persone avrebbero solo 72 ore per scappare e bisogna le vie possibili di fuga, Raffaele Del Giudice si sta occupando di questo e in caso di emergenza come comportasi.
«La questione reale è la ricerca di adeguate vie di fuga – sospira – perché Napoli da un lato ha problemi di tenuta idrogeologica, dall’altro zone a rischio frana, ed è accerchiata da due vulcani. Non potete immaginare quanto è difficile riuscire a individuare un percorso che, in caso di emergenza, non nasconda un pericolo per le persone in fuga»
Per il momento non si riescono a trovare vie di fuga adatte, ma bisogna assulutamente trovarli per la sicurezza dei cittadini, Raffaele del Giudice non sta lavorando da solo, cerca consigli dalla regione.
«Noi stiamo fortemente pensando a un piano di protezione civile “dinamico” – racconta Del Giudice – che possa variare a seconda dell’emergenza che ci troviamo ad affrontare. Ma anche questo percorso va condiviso con la Regione».