Ve la ricordate Maurizia Paradiso? La famosa transgender la cui apice del successo nel mondo della tv e spettacolo, negli anni 80-90, è stata attrice in diversi film, ha partecipato a “Colpo grosso”, anche conduttrice del festival di San. Remo nel 1994, le sue televendite.
Lotta da mesi per la leucemia, in un’intervista alla rivista Gay.it ha raccontato la sua brutta esperienza, di aver subito delle violenze in un locale vicino Brescia.
«Io ho una dignità e per colpa sua sono stata costretta a prostituirmi. Io sono malata di leucemia e guardi cosa sono costretta a fare a sessantadue anni. (…) Sono stata cacciata, non pagata e trattata come una disgraziata. Mi hanno persino frustata».
Maurizia ha confessato di essere stata costretta a fare lavori umilianti di vario genere, di essere stata truffata da un amico e resa senza soldi.
Per protesta ha deciso di interrompere le cure: «Sto facendo lo sciopero dei farmaci da tre giorni. Io non mi curerò più. Ora sto andando in ospedale, al San Gerardo di Monza in via Pergolesi, ad informare tutti i medici che mi hanno seguita negli ultimi anni. Ieri avevo la minima a 180. Sto impazzendo. Oggi avrei dovuto fare una TAC, ma non la farò».
«Perché Pannella sì, ed io no? Ho smesso di prenderli, in primis, per il terrorismo psicologico che ho ricevuto. Io, oggi, non ho più una lira. Non ho soldi. Non ho nulla. Sono sola al mondo. Chi ci pensa a me? Dove mangerò? Morire di fame o morire perché non assumo farmaci non le sembra la stessa cosa?». Convinta della sua vittoria, dopo che ha visto la morte in faccia, nulla più le spaventa.