La scoperta non è dovuta alla scienza, ma ad un musicista jazz norvegese per caso. Tutto quello che fino ad oggi pensavano fosse polvere e fuligine, tutto quello che si accumula sugli armadi, mobili, grondaie, in realtà è un souvenir dell’universo.
Fino ad ora abbiamo considerato “meteoriti”, solo quelli convenzionali, ma il materiale stellare, il materiale che proviene dagli altri pianeti e dallo spazio, a contatto con l’atmosfera terrestre a 50km si brucia e si solidifica.
Questo anche a causa delle basse temperature, si trasforma in sfere lucide, la cui composizione, come riporta l’Agi, dipende soprattutto dalla natura dei minerali che le hanno generate.
Fino a poco fa la scienza era a conoscenza dei micro-meteoriti, ma erano stati individuati solo in Antartide e nei laghi. Sul nostro pianeta, cadono con le precipitazioni, ma non si pensava potessero arrivare anche nei centri abitati, a causa dell’inquinamento.
Jon Larsen per caso notò l’accumulo di una particella tra polvere, sul tavolo del suo giardino illuminata dal sole, incuriosito, si è procurato un magnete un microscopio. Quello che è saltato fuori è sorprendente!
Ha iniziato a isolare 500 tipi diversi di micro-meteoriti presenti in mezzo alla polvere che si accumulava su grondaie e pozzanghere secche. Le scoperte di Jon Larsen, sono state raccolte in un libro che uscirà il prossimo 3 agosto
Gli esami approfonditi dell’Imperial College di Londra, hanno confermato l’origine extraterrestre dei minerali.