Una telefonata in diretta nel corso della trasmissione televisiva: “Chi la visto?”, ha fatto infuriare Federica Sciarelli, conduttrice del programma. Voleva fornire una testimonianza sui fatti del pestaggio mortale di Emanuele Morganti, il mitomane diceva di essere informato dei fatti.
“Vorrei rilasciare una testimonianza ma in anonimato. Quella sera ero lì, in quella discoteca, con amici”, ha detto l’uomo al telefono. A quel punto la conduttrice ha riconosciuto la sua voce: “Ma tu sei Michele Caruso?” L’uomo ha negato: “No, signora non sono io”. La giornalista, però, non ha avuto dubbi: “No, no, no, no, no. Guarda, ascolta una cosa. Ascoltate bene. Siccome c’è una persona che importuna le radio romane e anche noi. Guarda se sei Michele Caruso sono fatti tuoi perché questa volta ti denuncio io. Allora Michele Caruso adesso interrompo questa telefonata, però, voglio dire ai nostri telespettatori che se continui a telefonare e a dare fastidio saranno fatti tuoi e ti denuncio io. La devi piantare, fatti curare”.
Dopo le minacce ha riagganciato: “È una persona – ha spiegato la Sciarelli – che telefona a tutte le radio romane e purtroppo anche a noi. Abbiamo deciso che la prima volta che capitava, gli avrei detto cosa pensavo di lui. Cosa penso? Che le persone a volte si dovrebbero andare a far curare. Era lui, è evidente. Ora andiamo avanti con le cose serie. Ci dispiace perché i nostri centralinisti perdono tempo a parlare con questi soggetti che telefonano”.
Nel 2015 Michele Caruso telefonò a “Chi l’ha visto?”, presentandosi con nome e cognome, sosteneva di avere dettagli inediti sul caso di Domenico Maurantonio, il giovane deceduto cadendo dalla finestra di un albergo mentre era in gita.