Lo strano caso dell’albero di fico che nel parco archeologico di Baia-Bacoli provincia di Napoli vicino Pozzuoli, cresce a testa in giù, a vederlo non ci si riesce a credere come sia possibile, la pianta è rigogliosa. Le sue radici sono all’interno della pietra antica, nelle terme di Mercurio.
E’ uno spettacolo della natura, sembra che sia sospesa nel vuoto e senza fusto, ma a guardarla bene da vicino, si nota che le radici sono aggrappate al soffitto.
Un fenomeno di rara bellezza che incuriosisce i visitatori, non si riesce a credere come potrebbe crescere un albero alla rovescia e come potrebbe sopravvivere.
Il parco arceologico di Baia è stato fondato nel 1938, i primi scavi archeologici iniziarono negli anni 40, mentre scavi con il solo fine di recuperare reperti marmorei erano stati effettuati durante il XVIII e XIX secolo dai Borboni.
Non si sa da quanto sia qui la pianta di fico, ma dalla sua grandezza si nota che cresce rigogliosa da tanti anni.
Il parco archeologhico racchiude quello che era nell’antichità Baia, oggi sono venute alla luce nuovi reperti subasquei, a causa del bradisismo, che colpisce tutta la zona flegrea, molti reperti sono ancora sommersi sotto il mare.
L’albero di fico cresce in una cupola circolare con diametro di 21,6 metri ricorda il Pantheon. É coperto da una cupola semisferica, di età tardo repubblicana – inizio età augustea , costituisce il più antico esempio di cupola sferica di grandi dimensioni. Le meraviglie del parco archeologico di Baia e la stupefacente pianta di fico sottosopra possono essere ammirate dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 17.30.