Tassa dei rifiuti (Tari) gonfiata, pagata per anni e calcolata il doppio in molti comuni d’Italia da nord a Sud.
Hanno applicato più volte la tassa su un singolo immobile, applicandola anche su soffitte, garage e cantine, con il risultato di gonfiare la tassa e applicarla di doppio.
Il problema riguarda tutta l’Italia da nord a sud e di qualsiasi colore politico ci sia stato alla giunta comunale di quel dato comune, è stato fatto di proposito? O si tratta di un errore? Non si sa…
Il balzello riguarda anche grandi città come Milano, Genova, Napoli e Catanzaro, Cagliari e Ancona, Rimini e Siracusa, e chi sa quanti altri comuni.
Il deputato pugliese M5S Giuseppe L’Abbate ha avviato una campagna di rimborsi, il suo commercialista gli aveva segnalato questa anomalia nel comune dove risiede : Polignano a Mare (Bari), lui ha chiesto chiarimenti con la risposta del ministero dell’Economia in Commissione Finanze ha dato una risposta,«La parte variabile della tariffa – ha spiegato il sottosegretario Pierpaolo Baretta – va computata solo una volta considerando l’intera superficie dell’utenza composta sia dalla parte abitativa che dalle pertinenze situate nello stesso comune».
L’esempio dell’interrogazione era su un appartamento di 100 metri quadri, con un garage di 30 metri e una cantina di 20 metri. Il comune aveva applicato i 2 € di quota fissa sui 100 metri quadrati e anche sul 50% di garage e cantina, ma poi aveva applicato su ogni singolo cespite catastale i 141 euro della quota variabile, che così veniva moltiplicata per tre.
Con il risultato di una stangata di 671€ contro i 391, adesso si punta sul rimborso che dovranno dare i comuni interessati che protrebbero essere anche molti, l’importante che recuperate le ricevute di pagamento e i bollettini di pagamento inviati dal comune per vedere se la cosa interessa anche il vostro comune, le pertinenze non devono avere la quota variabile, se c’è dovete chiedere il rimborso al vostro comune di appartenenza, che vi deve riborsare sulle successive bollette.
«Siamo partiti dal confronto dal basso e dalla verifica di quanto riferito dai cittadini – afferma L’Abbate – Ci danno degli incompetenti, ma poi siamo noi, con lo studio e l’approfondimento, a risolvere gravi problemi a livello nazionale causati comunque dalle altre forze politiche».
«Meglio tardi che mai», commenta L’Abbate. «Pensare – aggiunge – che l’interrogazione l’avevo presentata nel 2016 e che la risposta è arrivata un anno dopo. L’errore si sarebbe potuto correggere prima»