Esplode la truffa del prosciutto di San Daniele Dop falso, sequestrati 270 mila prosciutti contraffatti per 27 milioni di euro. Reato di associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione del marchio Dop del prosciutto di San. Daniele.
La procura ipotizza anche una truffa per ricevere i contributi europei di 400mila euro per lo sviluppo rurale, scoperti anche reati di natura fiscale e ambientale.
I reati sono stati contestati a 62 persone – tutti della filiera produttiva, di controllo e sanitaria – a 25 imprese ed a 16 posizioni stralciate ad altre procure. L’inchiesta è parallela a quella della Procura di Torino che ha fatto emergere le medesime ipotesi di reato in relazione alla Dop Prosciutto di Parma. Le condotte contestate riguardano anche la commercializzazione di carne di suino con la certificazione di qualità regionale «Aqua», il cui disciplinare di produzione è analogo a quello del prosciutto di San Daniele.
Sono stati messi in commercio prosciutti spacciati per San. Daniele con marchio Dop falso, ma in realtà erano prodotti scadenti e che non rispondevano ai requisiti. Erano prosciutti prodotti addirittura con scarti della produzione di pasta, pane e pizza. Tutti requisiti che, nel caso di circa 270 mila prosciutti per i quali sono stati emessi decreti di sequestro, non sono stati rispettati. La Procura è giunta a queste conclusioni in seguito ad intercettazioni telematiche e ambientali, all’analisi di campioni di sangue e di prosciutti,all’escussione di 180 persone informate sui fatti e alle confessioni di altre dieci persone.