Un mistero che sta appassionando archeologi di tutto il mondo che vengono nel nostro paese per risolvere il mistero, un bambino di 10 anni sepolto in modo inusuale, con una pietra in bocca, sul sesso del bambino ci sono incertezze. Anche i resti di altri corpi di bambini sepolti con la stessa pratica, ritrovati durante uno scavo di un sito archeologico, nelle vicinanze di Lugnano in Teverina (Terni).
Gli archeologi dicono che si tratterebbe di una pratica usata per i cosidetti vampiri, venivano sepolti con una pietra in bocca per impedire che le loro anime potessero risorgessere e contagiare altre persone con la malattia che li avevano portati al decesso. Secondo gli esperti si poteva trattare di malaria, a causa dell’ascesso ad un dente.
Si potrebbe trattare di un antico cimitero che sorgeva sui resti di una villa romana del primo secolo d.C.. Ma secondo i dati storici, ad uccidere quei bambini potrebbe essere stata la malaria nel V secolo d.C., infatti, in Umbria (ma anche in altre zone d’Italia) ci fu un’epidemia così dilagante da ritardare le invasioni degli unni guidati da Attila, pronti a conquistare Roma.
L’archeologo statunitense che ha diretto gli scavi ha dichiarato: «Non ho mai visto niente di simile, qui tutto è anomalo, tutto è strano, tutto è inspiegabile».
Il mistero è diventato mondiale a parlarne è anche l’Independent, prestigioso quotidiano inglese.