Da domani lunedì 3 dicembre cambiano le regole Ue per gli acquisti online nei paesi europei, ognuno sarà libero di acquistare qualsiasi cosa su siti di commercianti di paesi appartenenti all’UE, per gli acquisti non ci sarà più l’obbligo di carta bancaria straniera.
i commerciati che fino ad oggi avevano più versioni di siti a seconda dei paesi, come ad esempio i grandi gruppi di noleggio auto tipo Herz o Avis, le agenzie di viaggi online tipo Opodo o Expedia, ma anche i rivenditori di biglietti di concerti o dei parchi di attrazioni stile Disneyland, da domani non potranno più reindirizzare i clienti verso altri siti per rifiutarsi di vendere le offerte promozionali a persone di altri paesi.
Con le nuove regole UE sono vietati i ‘blocchi geografici’ nelle vendite online dei commercianti ed enti furbetti che si rifiutano di dare le promozioni a chi è di un altro paese.
Per altro tipo di bene come per l’abbigliamento, alimentari e altro tipo di bene, il commerciante non si può rifiutare di vendere tale prodotto perchè non fa consegne in quel dato paese, in questo caso si metterà d’accordo con il cliente che se lo farà spedire in una località coperta dal servizio spedizioni di tale commerciante.
Le norme non si applicano però ai prodotti audiovisivi e in generale coperti da copyright quali e-book, musica, videogiochi e software, per cui resta valido il principio della territorialità e per cui sono già in vigore dallo scorso aprile le nuove regole sulla portabilità dei contenuti. Ovvero non si può acquistare un abbonamento a Netflix Belgio se si risiede in Italia, ma si potranno continuare a vedere le serie dell’abbonamento a Netflix Italia anche quando si viaggia in un altro Paese Ue.
La Commissione Ue si è però impegnata a rivedere la situazione nel 2020 e decidere se mettere fine al geoblocking anche per musica, e-book, videogiochi e software. «Nel 2015 il 63% dei siti non consentiva agli utenti di effettuare acquisti da un altro Paese dell’Ue, di conseguenza due terzi dei consumatori che volevano fare acquisti online all’estero non hanno potuto farlo», ha spiegato il vicepresidente della Commissione Ue per il mercato unico digitale Andrus Ansip. Ora, ha sottolineato, «il 3 dicembre mettiamo fine a questa pratica. Vogliamo un’Europa senza barriere, e questo vuol dire anche eliminare gli ostacoli agli acquisti online», sulla falsariga di quanto già fatto mettendo fine ai sovraccosti del roaming a giugno 2017.