


Arriva in Europa il farmaco che previene il contagio dell’HIV
Arriva anche in Europa il primo farmaco che previene il contagio dell’Hiv, per le persone ad alto rischio di contagio,… read more

Come ottenere il rimborso per il canone rai.
Ci sono subito le istruzioni per richiedere il rimborso in caso di canone rai addebbitato in bolletta enel e non… read more

Coppia di anziani rimasti soli, piangono disperati, ecco cosa è successo

Napoli, muore clochard tra la gente, i suoi cani piangono

Volete che non vi rubano la bicicletta? Ecco un modo infallibile
Se avete una bicicletta e volete fare in modo che non ve la rubano, oppure fare in modo di ritrovarla,… read more

Compra la bara e la nasconde sotto il letto, la scoperta dopo il funerale
E’ accaduto a Lecce, un anziano signore per non fare pesare la spesa del suo funerale compra la bara in… read more

Shannen Dohetry si commuove in tv, il cancro si sta enstendendo
Shannnen Doherty, la Brenda Walsh della serie tv “Bavarly Hills 9210”, in un in’intevista a “Entertainment Tonight“, un programma del network CBS, attrice… read more

Bimbo di 2 anni nudo per strada, i genitori erano a caccia di pokemon
Questa non è pokemon-mania, è pokemon-follia, è accaduto in Arizona (Usa), i genitori Brent e Brianne Daley, di San Tan Valley,… read more

Giorgia Meloni ormai agli sgoccioli della gravinda, si rilassa al mare con il pancione, con il suo bikini nero. In un’ intervista al settimanale “chi”, ha detto: «Io vorrei chiamarla Angelica, Andrea preferisce Matilda». Andrea Giambruno, il compagno della Meloni, giura che non cederà: «Scommettiamo che cambieremo idea entrambi?», ma scherza.
La Meloni partorirà a settembre, il prossimo passa è il matrimonio: «Giorgia è credente, ora, con calma pensiamo a questo nostro primo passo. Poi credo che inizieremo a programmare il matrimonio. Questo, in fondo, è il vero senso della vita».

Allarme meninghite in Italia
La regione Veneto è in allerta dalla tarda serata di ieri, dopo la morte della ragazza italiana per meninghite fulminante…. read more

Napoli e Caserta sono sempre state il centro d’Italia per la vendita delle sigarette di contrabbando, ritonano le sigarette di contrabbando nei vicoli di Napoli, vendute sulle bancarelle, o nascoste da qualche altro commercio di copertura per non fare vedere, se no viene la polizia e la finanza e sequestra tutto.
Ci sono i quartieri di Napoli molto conosciuti dove esiste il commercio delle sigarette di contrabbando, Forcella, palonetto di Santa Lucia, Vicaria vecchia, Ponticelli, Sant’Agostino alla Zecca. Sono sigaretti di marchi noti come Philip Morris, all’apparenza sembrano sigarette in regola, ma sono illegali. C’è una differenza delle sigarette di contrabbando degli anni 70 e quelle attuali, non sono provenienti dall’America, ma dai paesi dell’Est Europa, non solo Ucraina, c’è anche la Bielorussia tra le «mecche» del commercio parallelo e abusivo di sigarette illegali, dietro queste sigarette c’è un traffico illecito legato alla mala vita organizzata e alla droga. Vi accorgete che sono sigarebbe da commencio illecito, dalle scritte in cirillico.
Costano di meno, molti credono di risparmiare, ma danneggiano ancora di più la salute, fumare fa malissimo, si è esposti a moltissime malattie, ma fumare le sigarette di contrabbando si muore perchè in esse ci hanno trovato sostanze tossiche da esami: escrementi, insetti morti, muffe, percentuali elevatissime di piombo, cadmio, catrame, sono tagliate con altrettante sostanze tossiche. Se ci tenete alla vostra salute e quella di chi vi vive accanto non comprate le sigarette di contrabbando, ma ditelo anche ai vostri figli, perchè sono loro i poco informati che credendo di risparmiare comprano questo tipo di sigarette, a parte il fatto che non dovete fumare proprio perchè fa malissimo alla salute.

Santanchè al mare in vacanza a Marina di Pietrasanta, insieme al suo nuovo compagno Dimitri D’Asbrugo Lorena.
Non è la prima volta che viene fotografata dai paparazzi in pose hot, qualche settimana fa è stata paparazzata nel mentre ha avuto un piccolo incidente sulla spiaggia, le stava cadendo il regiseno e si è intravisto un pò di seno.

il tè verde, considerata bevanda medicinale
Vai all’articolo Il tè verde è un particolare tipo di tè, si conosceva in Cina sin dall’antichità, non è solo… read more

Sharon stone in bikini, fisico perfetto a 58 anni, le foto
Vai all’articolo “È così caldo oggi!” scrive l’attrice di fama mondiale Sharon Stone sulla sua pagina di facebook, dove sono… read more

Il ghiaccio, prezioso ed economico
Non tutti sanno le proprietà del ghiaccio, il classico cubetto di ghiaccio che abbiamo nel nostro freezer, amico della nostra… read more

L’acqua di cottura del riso, nessuno sa quanto sia preziosa
Nessuno conosce quanto sia preziosa l’acqua di cottura del riso, perchè tutte le proprietà del riso si disperdono nell’acqua durante… read more

Il grano estero importato in Italia per la produzione della pasta italiana non è kille, viene importato grano estero di qualità, salvo il mito della pasta italiana, il suo gusto, esportata in tutto il mondo, occupazione per 120 aziende, Lo rivela AIDEPI (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane) in occasione dell’ennesima manifestazione di protesta di Coldiretti per la “tutela del grano italiano”.
Purtroppo la produzione del grano duro in Italia non è sinonimo di qualità, afferma Riccardo Felicetti, presidente dei pastai di AIDEPI. Negli ultimi 7 anni (fonte ISMEA su dati CRA-QCE) i valori proteici del grano duro italiano sono stati molto prossimi al 12%. Spesso anche inferiori. Al limite, dunque – considerando il calo di circa 1 punto percentuale nella trasformazione da grano a semola – dei parametri stabiliti dalla legge di purezza (10,5%) e ampiamente al di sotto delle esigenze necessarie per produrre una pasta di alta qualità. Per questa ragione, anche in anni, come questo, di produzione abbondante, rimane necessario importare grano duro estero di qualità top (in genere tra il 30 e il 40% del totale) per ‘rinforzare’ la miscela della semola utilizzata dagli industriali della pasta.”
Se l’Italia non importasse grano duro di qualità, rischierebbe di vendere meno grano all’industria, solo quelli per raggiungere i parametri di purezza, secondo la legge che da 50 anni regola i parametri di purezza (legge n. 580 del 4 luglio 1967) fissa le regole della qualità della nostra pasta. Senza grano estero di qualità, i produttori di grano perderebbero il 50% dei ricavi, la produzione italiana potrebbe essere venduta solo per l’alimentazione degli animali.
Quando si sostiene che il grano estero è di bassa qualità e viene scelto perchè costa poco si stanno dicendo delle cose non vere: Quello canadese, per esempio, negli ultimi 50 anni ha avuto valori medi di proteine del 14,5% (e proprio per questo è stato sempre pagato circa il 15-20% in più di quello nazionale). Stessa cosa per il grano francese e americano, anche qui a fronte di valori proteici spesso superiori al 15% si afferma un differenziale di prezzo del +20-25%.
L’accusa della speculazione sui prezzi del grano rivolta ai pastai non è veritiera, nel 2008 hanno dovuto pagare il grano 500€ a tonnellata, il prezzo viene determinato dai mercati. Il prezzo del grano italiano è calato del 42% rispetto al 2015, la causa è data da una stagione straordinaria per il grano canadese, raccolto record e altissima qualità, le ragioni che il prezzo del grano italiano è calato, è perchè considerato di medio-bassa qualità.
Cosa succede se in Italia si producesse pasta fatta solo con grano italiano? Che tutti mangierebbero meno pasta, quella in vendita risulterebbe di bassa qualità, resterebbero le produzioni che hanno scelto di produrre pasta con grano italiano di qualità, la pasta prodotta risulterebbe scadente e non potrebbe garantire di essere “al dente”, con il rischio che tutti migrerebbero verso altri cereali, la pasta diventerebbe un lontano ricordo.

Ve la ricordate Anna Marchesini? Faceva parte del trio Tullio Solenghi e Massimo Lopez, ne ha dato l’annuncio il fratello su facebook: «Prima che lo sappiate da quel tritacarne dell’informazione – dice in un post – tengo a dirlo io. Ora in questo momento è morta mia sorella Anna Marchesini. Grazie a tutti. Non sarò in grado di rispondervi».
Era malata da tempo di artrite reumatoide e aveva 63 anni. Attrice di talento, brava e simpaticissima,comica, scrittrice, attrice di teatro, era nata ad Orvieto, dopo lo scioglimento del trio nel 1994, ha continuato a recitare con Solenghi e dopo da sola in teatro, raggiunse il massimo del suo successo nel 1990.
La carriera solista prende il via nel 1995 quando Rai Uno le commissiona la registrazione di uno spettacolo comico solista, un monologo coi principali personaggi dell’artista. Tra le sue più ricordate interpretazioni spiccano la sessuologa Merope Generosa, le imitazioni di Gabriella Carlucci, Wanna Marchi, Rita Levi Montalcini e Letizia Moratti.
La malattia le fu diagnosticata 10 anni e la costrinse per lungo tempo a stare lontana dal terato e dalla tv, nel 2008 torna in tv dopo una lunga assenza per celebrare i 25 anni del trio insieme a Solenghi e Lopez, con lo spettacolo non esiste più la mezza stagione.
La sua ultima apparizione nel 2014 da Fazio Fazio a che tempo fa per annunciare il suo ritorno teatrale al teatro Paolo Grassi di Milano, con la commedia «Cirino e Marilda non si può fare». ∞

A Londra apre il primo ristorante pup up in 3D, dove cibo, bicchieri, posate, piatt, sono realizzati con la stampante 3D, il lacale si chiama “Foodink”. Fino ad adesso la nuova era tecnologica era stata applicata nel campo medico, nel disegn, mai nella gastronomia.
I piatti sono un mix di ingredienti classici e molecolari, per il momento il menù inedito è stato creato solo per 3 giorni a pochi fortunati che hanno pagato 264€ a persona. E’ una particolare stampante uspeciale realizzata dalla compagnia byFlow (che nel 2014 creò Focus, la prima stampante portatile 3D multi-materiale ) e caricata non con la resina ma con ingredienti “freschi”. Dalle verdure ai grassi dalle farine alle carni la particolarità di questo sistema è unire i prodotti e metterli nel piatto, con forme difficilmente riproducibili da un essere umano.
La cena è stata ideata ideata dai master chef Joel Castanye e Mateu Blanche, provenienti dai ristoranti stellati La Boscana in Barcellona e elBulli a Londra, si è svolta al Dray Walk in Storeditch, nel cuore del distretto creativo e hi-tech della capitale britannica. Ed è stata definita “un’esperienza gourmet unica… dove la cucina incontra l’arte, la filosofia e le tecnologie del futuro”.
Tra i piani dell’azienda è di esportare i ristoranti anche nella altre parti del mondo, a ottobre a Roma e poi Torino, da Berlino a Dubai, da Seoul a New York.
Lo chef Fabio Tacchella, consigliere della Federazione Italiana Cuochi, esperto dei nuove teconologie ha commentato a questo modo: «La trovo un’iniziativa molto interessante. Avevo già sentito parlare di stampanti 3D per il settore food, ed è incredibile che siano riusciti ad aprire un intero ristorante incentrato su questo nuovo format. Ovviamente è una scelta più che giusta, perché la novità attrae sempre, bisognerà però aspettare per capire quale sarà la risposta del pubblico, anche a lungo termine. Ma come la nouvelle cuisine e dopo di questa la cucina molecolare, anche questa tecnica “alle stampanti”, invece che hai fornelli, può dare spunti positivi e interessanti al settore della ristorazione».
«Le possibilità di sviluppo di questo format sono infinite- ha continuato Tacchella- l’importante è che non ci siano tentativi di stravolgere tradizioni ben radicate, a partire da quella italiana. Non sarebbe corretto chiamare, ad esempio, Amatriciana un piatto realizzato con prodotti differenti da quelli tradizionali, solo perché sono più adatti alle stampanti. Bisogna sempre stare molto attenti che queste innovazioni non si scontrino con le tradizioni. D’altra parte però noi cuochi potremo attingere da queste tecnologie, servendocene per esaltare i nostri prodotti e migliorare i nostri piatti, sia nell’estetica che nel gusto. Dopotutto è stato così anche per la nouvelle cuisine: prima poco considerata, poi conosciuta e osannata in tutto il mondo; ci ha insegnato tecniche che hanno contribuito a portare la cucina italiana al top. Potrebbe essere lo stesso anche con questo nuovo format» ∞